Infermieristica e Sanità Pubblica: un investimento per la salute di tutti

Nursing and Public Health: an investment for everyone’s health

 

INTRODUZIONE

L’attuale contesto sanitario e sociale spinge sempre più cittadini e professionisti della salute a riflettere profondamente sul valore dell’infermiere nei diversi contesti di cura e sociali. Sebbene la professione infermieristica sia presente nel mercato del lavoro in tutti i contesti clinici, la sua professionalità tende ad incontrare le esigenze cangianti della società e dei cittadini con nuovi ruoli, mantenendo tuttavia una forte identità legata ai principi che la guidano. Sono molti gli autori che concordano nel sostenere che gli infermieri svolgano una professione sanitaria unica, in quanto tesa a rispondere a bisogni di salute e sociali che altrimenti rimarrebbero non soddisfatti. In generale, gli infermieri forniscono un contributo importante nell’ottenimento di risultati di salute condivisi con tutte le altre professioni sanitarie, essendo portatori di una cultura e di un sapere che arricchisce il Sistema Socio-Sanitario Nazionale Italiano. La funzione dell’infermiere come professionista sanitario è stata ben declinata e compresa da parte delle organizzazioni sanitarie, sebbene negli ultimi anni stia emergendo anche il valore sociale degli infermieri. Ad esempio, nel capo I del nuovo Codice Deontologico delle professioni infermieristiche (art. 1 e 2), si enfatizza come l’infermiere sia un agente di salute attivo nei contesti sociali in cui opera. Questo implica un chiaro valore sociale nel promuovere attivamente una cultura della salute, come definito all’articolo 7 dello stesso Codice.
La funzione sociale dell’infermiere, recentemente rispolverata nella nuova versione del codice deontologico, trova elevata armonia nel radicato connubio tra infermieristica e sanità pubblica. Infatti, la sanità pubblica è la disciplina che si interessa alle problematiche della salute collettiva, avendo come finalità generali l’aumento della speranza e qualità di vita dei cittadini, nonché l’azione preventiva attuata attraverso profilassi di determinate patologie e specifici fattori di rischio, promuovendo anche la salutogenesi individuale e collettiva. Il forte legame che esiste tra infermieristica e sanità pubblica è sottolineato a partire dal Profilo Professionale dell’infermiere (DM 739/1994), il quale definisce l’assistenza infermieristica nelle sue dimensioni di prevenzione, cura, palliazione e riabilitazione. Quindi, in considerazione della forte condivisione di intenti tra infermieristica e sanità pubblica, questo contributo intende presentare un approfondimento su tale tematica.

SANITÀ PUBBLICA

Per sanità pubblica si intende la tutela della salute individuale o di una collettività esercitata dallo Stato o da altri organismi pubblici. Nel mondo, gli esperti di sanità pubblica si sono riuniti nella World Federation of Public Health Associations (WFPHA), che guida la ricerca per la salute della popolazione a livello globale dal 1967. Si tratta di un’organizzazione internazionale non governativa composta da oltre 150 associazioni di sanità pubblica nazionali e ragionali, ed è l’unica società mondiale di professionisti che rappresenta l’ampio spettro della salute pubblica e ne è al servizio. La missione della WFPHA è quella di promuovere e proteggere la salute pubblica globale, e agisce sostenendo l’istituzione e lo sviluppo organizzativo delle associazioni e delle società di sanità pubblica, facilitando e promuovendo lo scambio di informazioni e conoscenze, così come la condivisione di competenze e risorse.
La WFPHA conduce la sua azione sulla base di fondamentali valori condivisi che, a partire dall’inalienabile diritto alla salute, si snodano nella giustizia sociale, nella solidarietà e nell’equità, nel rispetto della diversità e della non discriminazione, per poi realizzarsi nelle partnership e in una condotta etica di fiducia e rispetto reciproci. I valori che definiscono la WFPHA si sono tradotti in 5 obiettivi di salute: a) Sostenere l’equità sanitaria e le politiche globali per migliorare la salute delle popolazioni; b) Promuovere, sostenere e rafforzare le associazioni tra i membri; c) Promuovere la pratica della salute pubblica, l’istruzione, la formazione e la ricerca; d) Rafforzare le partnership esistenti, e crearne di nuove, con gruppi e individui che condividono gli stessi valori; e) Costruire una WFPHA efficace, reattiva e sostenibile.
Un nostro connazionale, il professor Walter Ricciardi, ordinario di Igiene in Università Cattolica del Sacro Cuore, è attualmente il Presidente della WFPHA. Proprio a Roma, quest’anno nel mese di ottobre si terrà i 16° congresso mondiale di sanità pubblica, che presenterà il tema della salute pubblica per il futuro dell’umanità. Stiamo attraversando un momento storico particolare e di forte interesse per coloro che si occupano di salute a tutti i livelli e le sfide, le problematiche e le emergenze risultano essere estese a livello globale. A partire dal cambiamento climatico e dai conflitti ai quali seguono migrazioni di massa che minacciano la salute delle popolazioni, fino ad arrivare all’attuale emergenza sanitaria (COVID-19), la realtà pone tutti i professionisti sanitari in prima linea nel tutelare e garantire le migliori condizioni di salute e benessere possibili.
L’Italia compare nella Federazione grazie alla società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (SITI), istituita nel 1878 e costituente uno dei membri fondatori della European Public Health Association (EPHA), nel 1992. La società italiana conta ad oggi più di 3000 membri in 15 regioni italiane e la sua missione è quella di realizzare progressi negli ambiti dell’epidemiologia, della sanità pubblica, della salute della comunità, dei servizi sanitari. Vuole poi favorire l’evoluzione e lo sviluppo di attività culturali e professionali di prevenzione, promuovendo attività di educazione sanitaria volte ad aumentare il livello di igiene della popolazione. Fanno parte della SITI medici, infermieri, biologi, tecnici, professori universitari e funzionari di sanità pubblica.
L’infermiere di sanità pubblica possiede competenze specifiche nell’area della prevenzione allo scopo di attuare interventi volti al miglioramento continuo della pratica, per garantire il raggiungimento degli obiettivi del sistema organizzativo sanitario e la qualità delle prestazioni per l’utente; comunque tutti gli infermieri nella loro azione quotidiana soddisfano i prerequisiti richiesti a questa figura.
La sanità pubblica si avvale dello studio delle malattie e degli eventi di rilevanza sanitaria nella popolazione, considerando i fattori che li determinano. Questo approccio viene definito come “epidemiologia”, e si occupa di analizzare le cause, il decorso e le conseguenze delle malattie.
Il controllo e la ricerca tecnico-scientifica in materia di sanità pubblica in Italia sono condotti dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che ha l’obiettivo di tutelare la salute dei cittadini. L’ISS riconosce al suo interno il Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute che, nell’ambito del progetto per un osservatorio epidemiologico nazionale, ha messo a punto il sito EpiCentro nell’anno 2000. Si tratta di uno strumento utile per favorire l’accesso all’informazione epidemiologica e per condividere risorse per fare epidemiologia a livello locale.
La ricerca epidemiologica ha un immenso valore nell’aiutare a determinare la salute delle popolazioni e nell’aiutare a pianificare e determinare la politica dei servizi sanitari. In questo, gli infermieri sono chiamati a dare il loro contributo. Infatti, gli infermieri conducono studi di ricerca empirica, valutano progetti e scrivono case report incentrati su popolazioni a rischio, pubblicando poi i frutti del loro lavoro su riviste specialistiche del settore, tra cui ricordiamo “Public Health Nursing” (Impact Factor = 1.111).

CONCLUSIONE

L’attuale contesto socio-sanitario richiede una forte coalizione tra i professionisti della salute di tutto il mondo, per affrontare le sfide e le emergenze che interessano le popolazioni. Il servizio di sanità pubblica espleta la sua missione di tutela della salute della comunità per mezzo di svariati strumenti e di molte strategie, che mirano al coinvolgimento della collettività e ne richiedono la collaborazione.
A tale proposito, la figura dell’infermiere risulta strategica, in quanto tra i professionisti sanitari, è riconosciuto per essere quello a stretto contatto con i pazienti e le malattie, quello che conosce meglio le condizioni igieniche, familiari e sociali dei sui assistiti, e diviene quindi spesso il punto di riferimento per le persone delle quali si prende cura. Se da un lato professionalità dell’infermiere e la sua funzione sono assodati nelle realtà di cura diretta al singolo paziente, dall’altro anche la sua importanza sociale sta prendendo sempre più forma. Nella produzione di scienze il paradigma di epidemiologia e sanità pubblica è spesso ricorrente. La voce degli infermieri è sempre più forte, la popolazione dà fiducia agli infermieri perché consapevole delle loro competenze e della loro vicinanza, e questo consente ai professionisti di condurre un lavoro di prevenzione e di controllo più efficace. In questo contesto, gli infermieri sono consapevoli del loro ruolo sociale oltre che sanitario, e nei momenti di crisi ne danno prova, portando dati, sostegno alla popolazione, producendo scienza tenendosi comunque sempre in prima linea sul fronte dell’assistenza e della diffusione della conoscenza.

Siti Web consultati:

https://www.wfpha.org/
https://www.epicentro.iss.it/
https://onlinelibrary.wiley.com/journal/15251446
http://www.sitinazionale.org/site/new/

Greta Ghizzardi

Infermiere di Ricerca, IRCCS Policlinico San Donato, San Donato Milanese, Milano
RN, MSN. Research nurse, S Policlinico San Donato, San Donato Milanese, Milan
greta.ghizzardi@grupposandonato.it