Cari colleghi,

questo editoriale mi trova orgoglioso e soddisfatto delle numerosissime attività messe in campo dal nostro Consiglio Direttivo nel corso di questa prima parte di mandato.
Siamo nel pieno dell’operatività, con iniziative che spaziano dalla rappresentanza istituzionale al supporto agli iscritti, e che vedono un grande contributo trasversale nelle aree della formazione, della clinica e della ricerca.

Si è da poco concluso, con ampia adesione di pubblico e autorevolissimi relatori, il Forum dell’Infermiere, tre giornate dedicate alla formazione e alla discussione dei temi di maggiore attualità per i professionisti lombardi. Il convegno principale, intitolato “Le Professioni Sanitarie di oggi e domani… Analizzare il presente con lo sguardo rivolto al futuro” si è incentrato appunto sul futuro della nostra professione, e ha visto partecipare alla tavola rotonda professionisti di spicco, come Giulio Gallera, Assessore al Welfare della Regione Lombardia, Antonio Leonardo Tanga, Consigliere della Corte di Cassazione e i Direttori Sanitari e Generali di alcune fra le principali aziende del territorio.

In questo contesto e in questo particolare momento storico, l’infermiere sta acquisendo un ruolo di sempre maggiore rilevanza, essenziale per gli outcome, la sicurezza e la soddisfazione del paziente, nonché per il buon funzionamento di tutto il sistema. Come OPI, siamo impegnati più che mai per il riconoscimento della figura dell’infermiere, che sarà l’elemento essenziale della sanità del futuro. Si tratta di una certezza condivisa anche al di fuori dei confini nazionali, come testimoniato nel corso del Congresso ICN dello scorso giugno a Singapore, che ci ha visti al tavolo dei relatori con l’intervento del nostro Consigliere Rosario Caruso. Il punto di partenza per un cambiamento globale e una revisione effettiva del ruolo dell’infermiere è semplice: migliorando il profilo e lo status dell’infermiere, è possibile migliorare la salute a livello globale. In sostanza, come crediamo e affermiamo da tempo, gli infermieri possono fare la differenza. Troverete in questo numero un approfondimento sul congresso che ha riunito, chiaro segno dei tempi, più di 5mila professionisti da tutto il mondo.

Ritornando idealmente qui, nella casa degli infermieri, non si interrompe il lavoro costante di confronto e apertura alla professione. Abbiamo avviato il primo incontro con i Dirigenti infermieristici che afferiscono all’Ordine e continuano i lavori in collaborazione con il network di ricerca lombardo. Inoltre, siamo nel pieno delle attività con i corsi di formazione e gli incontri con gli iscritti.

L’Ordine è vitale con una progettualità a medio e lungo termine. Vi invito a visitare il nostro sito e la nostra pagina facebook per un aggiornamento costante sulle numerose iniziative previste nel prossimo futuro.
La vostra partecipazione e la collaborazione di tutta la comunità infermieristica è essenziale per la buona riuscita del lavoro di tutti noi.

Buon lavoro,

Pasqualino D’Aloia