Gli studenti infermieri e il triage dei pazienti COVID-19: un arruolamento precoce

Nursing students and the triage of patients with COVID-19: an early enrollment

Per triage si intende quel processo di accertamento del paziente che si verifica nei dipartimenti di emergenza per determinare le priorità da gestire [1] e di assistenza basandosi sul metodo scientifico, sul ragionamento clinico, sulla riflessione critica, sullo stile personale e sull’esperienza pratica [2].
La necessità di attivare in Pronto Soccorso la funzione di triage, attraverso un criterio di selezione degli utenti che vi affluiscono per attribuire priorità di accesso a quelli in situazioni cliniche a maggior rischio evolutivo, deriva dalla consapevolezza di una situazione di sempre maggiore affollamento dei Pronto Soccorso italiani. Un cambiamento importante in materia è avvenuto con la pubblicazione delle “Linee guida per il sistema emergenza-urgenza” in applicazione del D.P.R. 27 marzo 1992 del Ministero della Sanità, Conferenza Stato-Regioni, in cui per la prima volta in Italia è esplicitamente prevista la funzione del triage e viene indicato chi e come si debba svolgere questa attività: “All’interno dei D.E.A. deve essere prevista la funzione di triage, come primo momento di accoglienza e valutazione dei pazienti in base a criteri definiti che consentano di stabilire le priorità di intervento. Tale funzione è svolta da personale infermieristico adeguatamente formato, che opera secondo protocolli prestabiliti del dirigente di servizio” [3]. Questo e altri provvedimenti di legge hanno favorito il processo di diffusione ed evoluzione del triage infermieristico in Pronto Soccorso che fino ad oggi sempre più entra a far parte delle normali attività dei Pronto Soccorso italiani. L’attività di triage di Pronto Soccorso è quindi ritenuta obbligatoria e si struttura in un primo momento di accoglienza e valutazione dei pazienti che deve avere luogo all’interno di protocolli prestabiliti dal dirigente del servizio. La competenza ad effettuare l’attività di triage spetta al personale infermieristico che deve essere adeguatamente formato e tale aspetto era già stato affrontato e anticipato prima della legge 42/1999 nella parte in cui si stabilisce la formazione dell’infermiere come elemento cardine per attribuire le competenze professionali [4]. Oggi la principale fonte normativa di riferimento è data dal profilo professionale dell’infermiere, recepito con il D.M. 14 settembre 1994, n. 739, nel quale al terzo comma dell’art. 1 si definisce che l’infermiere partecipa all’identificazione dei bisogni di assistenza infermieristica della persona e della collettività e formula i relativi obiettivi, pianifica, gestisce e valuta l’intervento assistenziale infermieristico [5].
Con la diffusione nel 2020 del Sars-Cov-2 l’intera salute mondiale è gravemente compromessa [6]. La carenza di personale sanitario nel Sistema Sanitario Nazionale (SSN) [7] ha condotto il Governo a reclutare gli studenti del 2° e 3° anno del corso di laurea in Infermieristica per far fronte all’emergenza sanitaria nei dipartimenti di emergenza e accettazione [8] e le Aziende Sanitarie Locali (ASL) ad emanare bandi per il conferimento di incarichi di lavoro per attività di sorveglianza sanitaria organizzata attraverso il triage telefonico [9]. Oltre alla scarsità di personale il sistema triagistico ha dovuto affrontare, in seguito ai cambiamenti determinati dal Covid-19, un incremento delle richieste dei servizi in emergenza tale da far presupporre il superamento delle proprie capacità e delle proprie risorse; nell’ultimo anno i servizi di pronto soccorso e accettazione hanno ottenuto un ruolo fondamentale nella gestione degli accessi dei potenziali casi di Covid-19 assicurando l’isolamento dei sospetti rappresentando il primo contatto dei casi potenziali Covid-19 con le strutture di assistenza ospedaliera. La pandemia ha quindi ribaltato le logiche sanitarie suscitando nei dirigenti e nei professionisti clinici la necessità di generare un nuovo modello di triage standardizzato per classificare il paziente nonché l’arruolamento di studenti infermieri nei dipartimenti di emergenza per fronteggiare l’emergenza sanitaria per le attività di contact tracing. Risulta pertanto mandatorio riflettere sulle conseguenze determinate dalla precoce allocazione di studenti infermieri in prima linea sul paziente e sulla comunità in relazione ad un percorso universitario incompleto e una formazione poco solida sul Covid-19.
L’obiettivo del Pronto Soccorso è dunque diventato quello di riuscire ad individuare i casi sospetti e ad isolarli prontamente concentrando le risorse nella gestione di questa emergenza [10] e trasformando l’assetto emergenziale attraverso la ridistribuzione del personale, la ristrutturazione dei percorsi in emergenza e la ridefinizione delle procedure di triage [11].
Nell’ultimo rapporto dell’International Council of Nurses (ICN) del 31 dicembre 2020 si evidenzia che il numero di infermieri deceduti a causa del Covid-19 in 59 Paesi sia di 2262 [12]; questo dato dimostra che il rischio infettivo a cui sarebbe sottoposto un infermiere ancora studente se fosse chiamato in prima linea per far fronte alla pandemia sarebbe maggiore, in particolare se si considera il suo impiego nei dipartimenti di emergenza dove il rischio di contagio aumenta.
Questo aspetto è stato confermato da uno studio italiano [13] che ha osservato come gli studenti infermieri non risultino all’altezza di affrontare l’emergenza sanitaria che svolgono procedure scorrette e incaute a causa dell’inesperienza e dell’imperizia che solo una consolidata formazione teorica e pratica acquisita dopo anni di applicazione possono eliminare, come sostenuto da diversi studi [14,15] in quanto gli studenti sono fisiologicamente privi di una serie di competenze, esperienze, capacità e possibilità di formulare valutazioni e fornire ai cittadini interventi preventivi sul contagio familiare e sociale.
Occorre infine considerare che la pandemia Covid-19 ha indotto nel personale in prima linea ansia, insonnia, stress, depressione e paura di infettarsi [16,17]. Questo determinerebbe nello studente infermiere risultati ancora più gravosi, come manifestato negli studenti israeliani, spagnoli e inglesi [17,18], che non risultano pronti e aggiornati sulla gestione, valutazione e rivalutazione triagistica del paziente Covid-19.
È necessario pertanto proteggere la salute dei pazienti, della comunità, dei professionisti sanitari e dei futuri infermieri arruolati nei servizi sanitari in quanto questi ultimi possono diventare un problema per la stessa organizzazione sanitaria. Dopo l’attuale emergenza appare necessario imparare dall’esperienza pratica per supportare ulteriormente i professionisti sanitari e assumere una maggiore responsabilità nel prendere decisioni più appropriate per i pazienti e le comunità assicurando personale sanitario adeguatamente formato e pronto per contrastare la pandemia.

 

BIBLIOGRAFIA

  1. G.F.T. Gruppo Formazione Triage (2000) Triage infermieristico. Milano: McGraw -Hill.
  2. Brunner S. (2001) Nursing Medico-Chirurgico. Milano: Casa Editrice Ambrosiana.
  3. Decreto del Ministero della Sanità, Atto di intesa fra Stato e Regioni di approvazione delle linee guida sul sistema di emergenza sanitaria in applicazione del D.P.R. 27 marzo 1992, G.U. n.114 del 17 maggio 1996.
  4. Legge n. 42 del 26 febbraio 1999, Disposizioni in materia di professioni sanitarie, G.U. Serie Generale n.50 del 2 marzo 1999.
  5. Decreto del Ministero della Sanità del 14 settembre 1994 n.739, Regolamento concernente l’individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’infermiere, G.U. n. 6 del 9 gennaio 1995.
  6. Nguyen LH, Drew DA, Graham MS, Joshi AD, Guo CG, Ma W, et al. Risk of Covid-19 among front-line health-care workers and the general community: a prospective cohort study. Lancet Public Health. 2020;5(9): e475-e483.
  7. Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche. La carenza di infermieri Regione per Regione nel Ssn. FNOPI: “Correre ai ripari”. FNOPI: Roma, settembre 2018. Disponibile a: https://www.fnopi.it/wp-content/uploads/2019/10/43-Comunicato-stampa-17- 09-18.pdf. Ultimo accesso: 15 Dicembre 2020.
  8. Protezione Civile. Personale a supporto della medicina territoriale per Covid-19, al via la raccolta delle manifestazioni di interesse. Disponibile a: http://www.protezionecivile.gov.it/media-comunicazione/news/dettaglio/- /asset_publisher/default/content/personale-a-supporto-della-medicina-territoriale-per-covid19-al-via-la-raccolta-delle-manifestazioni-di-interes-1. Ultimo accesso: 15 Dicembre 2020.
  9. Azienda Unità Sanitaria Locale di Piacenza. Bando per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo per un’attività di sorveglianza sanitaria organizzata attraverso triage telefonico. http://www.ausl.pc.it/news/newsDettaglio.asp?idnews=7661. Ultimo accesso: 10 agosto 2020.
  10. Gagliano A., Villani PG, Co’ FM et al. Covid-19 Epidemic in the Middle Province of Northern Italy: Impact, Logistics and Strategy in the First Line Hospital. Disaster Med Public Health Prep. 2020 Mar 24.
  11. Emmanuel, E., G. Persad, R. Upshur, et al. Fair allocation of scarce medical resources in the time of Covid-19. New England Journal of Medicine 382(21):2049–2055.
  12. International Council of Nurses (ICN) 2021. International Council of Nurses Covid-19 update. 13 Gennaio 2021 Ginevra.
  13. Galazzi A, Rancati S, Milos R. Un’indagine sugli infortuni durante il tirocinio degli studenti del corso di laurea in infermieristica. G Ital Med Lav Ergon. 2014;36(1):25-31.
  14. Swift A, Banks L, Baleswaran A, Cooke N, Little C, McGrath L, et al. COVID-19 and student nurses: A view from England. J Clin Nurs. 2020; 29(17-18):3111-4.
  15. Cervera-Gasch Á, González-Chordá VM, Mena-Tudela D. COVID-19: Are Spanish medicine and nursing students prepared?. Nurse Educ Today. 2020; 92: 104473.
  16. Lai J, Ma S, Wang Y, Cai Z, Hu J, Wei N, et al. Factors Associated With Mental Health Outcomes Among Health Care Workers Exposed to Coronavirus Disease 2019. JAMA Netw Open. 2020; 3(3): e203976.
  17. Savitsky B, Findling Y, Ereli A, Hendel T. Anxiety and coping strategies among nursing students during the covid-19 pandemic. Nurse Educ Pract. 2020;46:102809.
  18. Cervera-Gasch Á, González-Chordá VM, Mena-Tudela D. COVID-19: Are Spanish medicine and nursing students prepared?. Nurse Educ Today. 2020; 92: 104473.

Anna Arnone

Infermiera, Dipartimento di Emergenza e Accettazione, A.O.R.N. ‘’A. Cardarelli’’, Napoli
RN, A&E Department, A.O.R.N. ‘’A. Cardarelli’’ Naples (Italy)
anna.arnone93@live.it