Competenze avanzate, skill-mix e modelli innovativi: uno sguardo al futuro degli infermieri

Advanced nursing skills, skill-mix and innovative models: a look at the future of nurses

 

Complessità non è sinonimo di difficoltà, impossibilità, scarsa probabilità di successo. È piuttosto un’espressione che sintetizza la necessità di tenere conto di tante e diverse variabili e, soprattutto, di come queste interagiscono fra loro. I sistemi complessi sono assimilabili per qualche ragione all’affascinante volo degli storni, come suggerito dal fisico premio nobel Giorgio Parisi (In un volo di storni, Rizzoli, 2021).
Nel mondo sanitario la complessità, a seconda di quello che si potrebbe pensare, è sempre stato un elemento caratterizzante: il solo DNA, ad esempio, è un sistema infinitamente complesso.

Quali cambiamenti allora ci portano oggi sempre più a parlare di complessità?
Elementi come l’invecchiamento della popolazione e dei lavoratori, la comorbilità, nuove infrastrutture e tecnologie, ma anche il tentativo di dare nuove risposte alla domanda di salute. Quindi una complessità da sempre presente alla quale però intendiamo fornire un’interpretazione nuova, diversa. Ecco il punto cruciale: abbiamo cambiato lo sguardo, il modo con il quale guardiamo la complessità, con la consapevolezza di questo cambiamento.
Recentemente la Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI) ha promulgato un documento di consenso nel quale esperti e stakeholder hanno delineato delle traiettorie di sviluppo per la professione infermieristica nei prossimi anni (https://www.fnopi.it/2023/02/21/consensus-conference-docfine/). Tra queste, la necessità di investire nella definizione di percorsi formativi per l’acquisizione di competenze avanzate, in primis cliniche. Ma anche di adottare nuovi modelli organizzativi e assistenziali, valorizzando maggiormente i percorsi formativi e di carriera verso uno sviluppo non solo verticale ma orizzontale con un adeguamento dei livelli salariali.
L’evoluzione dei sistemi sanitari sta infatti spingendo sempre più all’adozione di nuovi modelli che solo grazie a nuove competenze possono essere sostenibili in un disegno che richiede agli infermieri sempre più autonomia e abilità. Un sistema che prevede quindi un impegno, tanto alle università nel ricercare, quanto alle organizzazioni sanitarie nell’acquisire e nel mettere a valore, nel saper bilanciare lo skill-mix andando a definire quali competenze sono prioritarie, con quali caratteristiche e soprattutto quanti professionisti formare in cosa e dove collocarli all’interno dei servizi.

Quindi la complessità è la domanda o la soluzione?
E se invece la complessità fosse solo un processo, uno strumento?

Queste ed altre domande sono alla base della profonda riflessione che la professione infermieristica sta intraprendendo, in sinergia e similmente a quanto accade nel contesto estero, e che in queste pagine e sui canali social di IJN vorremo condividere.

Come non cogliere questa opportunità?

Daiana Campani

Direttore Editoriale IJN
Commissione d’Albo Infermieri
Editor-in-Chief
daiana.campani@opimilomb.it