6th PNAE CONGRESS: “Children’s healthcare in a changing world”

6th PNAE CONGRESS: “Children’s healthcare in a changing world”

Con la collaborazione di FNOPI (Federazione degli Ordini Professioni Infermieristiche) e SIPINF (Società Italiana di Infermieristica Pediatrica)

ROMA, 28 e 29 Settembre 2023

Si è concluso da pochi giorni il 6° Congresso Internazionale PNAE, dal titolo “Children’s healthcare in a changing word”, organizzato da Paediatric Nursing Associations of Europe, in sinergia con FNOPI e SIPINF.
Ad ospitarlo per la pima volta il nostro Paese, nella città di Roma, il 28 e 29 Settembre 2023. PNAE è il network delle Associazioni di Infermieristica Pediatrica in Europa, che conta ad oggi 22 Paesi membri, tra cui l’Italia, rappresentata dalla FNOPI. Nato nel 2003, ha lo scopo di riunire le organizzazioni professionali infermieristiche che lavorano con bambini e giovani in tutta Europa, con lo scopo di migliorare la cura di bambini, adolescenti e giovani in tutto il mondo; incentivare l’aderenza alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia per promuovere e difendere la salute, il benessere e lo sviluppo dei bambini; sostenere la comunicazione tra infermieri pediatrici d’Europa a beneficio dell’assistenza a tutti i bambini.

Per questo congresso – si legge nel messaggio di benvenuto – abbiamo unito le forze per promuovere e condividere un’assistenza infermieristica pediatrica di qualità in tutta Europa, sostenuta da elevati livelli di conoscenza teorica e dalle migliori evidenze e competenze, al fine di fornire l’assistenza necessaria e migliorare gli esiti sanitari di neonati, bambini e giovani. Negli ultimi anni abbiamo assistito a molte sfide e soluzioni nell’erogazione delle cure e vorremmo condividere e celebrare queste esperienze nella città di Roma.”

Il risultato di questo lavoro appare immediatamente evidente, a partire dalla partecipazione di oltre 350 tra infermieri e infermieri pediatrici provenienti da tutta Europa, che quotidianamente operano nella cura del bambino e della sua famiglia, in svariati contesti, dall’ospedale, al territorio, alle università, ai centri di ricerca, agli scenari di emergenza e guerra.
Varie e dai contenuti di elevato spessore le sessioni che si sono susseguite nella Main Hall, che hanno visto tra i relatori nomi di fama internazionale, tra cui Carla Garlatti, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza; Alberto Villani, direttore di area clinica all’IRCCS Ospedale Bambino Gesù di Roma e già presidente della Società Italiana di Pediatria; Roy Cosico, medico filippino con una lunga esperienza in teatri complessi ed emergenziali, tra cui Pakistan, Sierra Leone, Nigeria e Sud Sudan, inizialmente tramite Medici Senza Frontiere, e dal 2013 nell’Organizzazione Mondiale della Sanità; Katrin De Winter, coordinatore del corso di specializzazione in assistenza sanitaria pediatrica e neonatologica in Belgio alla Thomas Moore University; Sandro Spinsanti, psicologo e bioeticista; Maria Brenner, professore alla School of Nursing, Midwifery and Health Systems di Dublino; Jane Coad, coordinatore PNAE e professore alla Nottingham University in Gran Bretagna.

Tra i temi di maggior rilievo e attualità affrontati in queste giornate: la formazione (disomogenea) dell’infermiere pediatrico in Europa; la ricerca infermieristica in ambito pediatrico; l’infermieristica territoriale; la denatalità; le cure per i primi mille giorni del bambino; il ruolo dell’etica nell’assistenza infermieristica; l’innovazione e le nuove tecnologie come elemento fondamentale dei percorsi di cura; la salute mentale; le cure palliative; la sicurezza delle cure in relazione allo staffing infermieristico; l’infermieristica pediatrica durante le emergenze naturali e la guerra.
In apertura i saluti istituzionali da parte di Jane Coad e Immacolata Dall’Oglio, a nome del Comitato Scientifico PNAE, e di Laura Barbotto e Marisa Bonino, rispettivamente presidente nazionale Commissione d’Albo Infermieri Pediatrici e presidente della Società Italiana di Pediatria Infermieristica (SIPINF), a nome del Comitato Organizzativo; a seguire i saluti delle Autorità e Società pediatriche e neonatali presenti e, immancabilmente, della Presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli, che ha voluto ricordare le difficoltà del tempo storico attuale e le sfide che la professione e il contesto italiano e mondiale sono chiamati ad affrontare, ma che allo stesso tempo ha voluto valorizzare ed esprimere forte supporto ed apprezzamento ai colleghi infermieri operanti in ambito pediatrico e neonatale, per la loro peculiarità e competenze ad alto valore aggiunto.

Tra gli interventi maggiormente degni di nota, segnaliamo, innanzitutto, la relazione di Sandro Spinsanti, che ha portato un contributo sul ruolo dell’etica e della bioetica nelle cure in ambito pediatrico. Durante l’intervento, il professore ha invitato i partecipanti a riflettere sul ruolo dell’etica nella quotidianità assistenziale, su come questa entri in maniera naturale e con modi gentili all’interno del nostro agire più fine quale, ad esempio, il modo in cui entriamo nelle stanze, ovvero nello spazio dei nostri assistiti. Nella cura, secondo il professore, c’è sempre uno spazio per l’etica, in quanto questa è parte essenziale e inscindibile della cura stessa; occorre, però, che i professionisti si educhino a guardarla e a valorizzarne il significato più profondo. Attraverso una discussione a braccio su cinque differenti modalità di interpretazione bioetica, il prof. Spinsanti ha condotto gli uditori a riflettere su come è possibile fare esperienza di approcci differenti per analizzare non solo il proprio agire, ma anche quello dell’équipe.

L’obiettivo era quello di portare i partecipanti a mettere in gioco ascolto e competenza comunicativa nell’agire quotidiano al fine di trovare le risposte più appropriate ed adeguate ai bisogni del bambino e della sua famiglia, senza incorrere nella facile (ma non sempre efficace) azione di delegare la competenza etica e valutativa a professionisti esterni al gruppo di lavoro.

 

Non da meno i contributi di Maria Brenner e di Angelo Ricci, papà di una bambina di sei anni colpita anni fa da leucemia e adesso
Presidente FIAGOP Onlus (Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica), che hanno entrambi toccato il tema dell’integrazione ospedale-territorio e lo stretto collegamento tra assistenza sanitaria ed inclusione del minore malato nella comunità territoriale, familiare e scolastica. Nei loro interventi sono stati messi in luce i servizi-chiave per un’adeguata continuità assistenziale, come l’accesso diretto ai reparti di pediatria e terapia intensiva pediatrica, ai servizi di riabilitazione, l’accesso 24 ore su 24 alle cure specialistiche non urgenti, l’attivazione e uso del fascicolo sanitario elettronico, l’abilitazione del servizio di cure palliative pediatriche. Tuttavia, criticità come la mancanza di politiche mirate a garantire sufficienti risorse, così come la scarsa collaborazione e comunicazione tra le figure coinvolte (personale scolastico, professionisti sanitari, genitori), non possono che influire negativamente sul buon esito dell’assistenza sanitaria, in termini di qualità ed efficienza.

 

Emerge, quindi, la necessità di aumentare il personale sanitario coinvolto, assicurandone un’idonea formazione, l’importanza di accrescere la collaborazione tra la scuola e i servizi sanitari primari e la necessità di un maggior coinvolgimento dei bambini e delle loro famiglie nel percorso di cura, in un’ottica di governance integrata di cura. L’affondo di Ricci, poi, sul difficile tema della malattia oncologica in età pediatrica ha certamente suscitato grande interesse e coinvolgimento, andando in particolare a sottolineare come le relazioni positive tra famiglia ed équipe infermieristica, nelle cure oncologiche pediatriche, siano fondamentali per il benessere e il buon esito di cura.

 

Alla base di queste relazioni devono esserci fiducia, comunicazione ed empatia, tasselli essenziali nella creazione di un ambiente di cura e sostegno emotivo per i bambini e le loro famiglie. Ricci ha voluto rimarcare come sia importante non dimenticare mai che l’umanizzazione delle cure e l’accoglienza psicologica non possano essere un optional.
Nel fare ciò, ha evidenziato quelli che per lui sono i 13 punti chiave e le skills infermieristiche considerati imprescindibili in una buona relazione di cura, sia in termini tecnici che valoriali. Il lungo applauso mosso dai partecipanti presenti al termine della lettura conferma il grande consenso ricevuto.

Tra gli altri eccezionali contributi non si può non citare l’intervento di Jane Code, che ha illustrato la situazione della ricerca infermieristica in ambito pediatrico nel Regno Unito ed in Europa, mettendo in luce una situazione più che positiva e dando preziosi suggerimenti su come fare della buona ricerca (a partire da giuste domande e giusti maestri) e ottenere fondi; la presentazione della collega Federica Buzzi, che ha raccontato la sua esperienza nel rinnovare e formare il personale infermieristico di un ospedale nel Kurdistan Iracheno, arrivando a migliorare notevolmente la qualità dell’assistenza e diminuendo i tassi di mortalità e comorbilità, e, non da meno, portando il centro a diventare punto di riferimento regionale nell’ambito della formazione del personale. E ancora, la relazione di Matteo Amicucci, giovane infermiere di ricerca dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, che ha presentato un bellissimo progetto dal nome “Piccoli Eroi”, dove, tramite un simpatico zaino ed una facile app, ha sensibilmente migliorato la gestione dell’immunoterapia domiciliare nei pazienti pediatrici; il contributo di Beatrice Fortunati, che ha presentato i passaggi fondamentali dell’assistenza infermieristica durante il caso della separazione di due gemelle siamesi craniofaghe; e, infine, l’intervento di Orsola Gawronski, la quale ha presentato un’interessante review sullo staffing infermieristico in ambito pediatrico.

 

Numerosi, poi, i colleghi che hanno condiviso tramite presentazioni orali ed e-poster le loro ricerche, conoscenze pratiche ed esperienze riguardanti la cura di neonati, bambini, giovani e delle loro famiglie: 212 sono stati, infatti, gli abstract ricevuti e valutati preventivamente dal Comitato Scientifico PNAE; di questi, 77 sono stati presentati sotto forma di e-poster e illustrati nelle e-poster walk, che hanno animato le varie pause tra una sessione e l’altra nei due giorni di convegno; altri 61 sono stati esposti sotto forma di presentazione orale nelle sessioni della seconda giornata di lavori.
In conclusione, è evidente, quindi, come il congresso PNAE sia stato, per chi vi ha partecipato, una grande possibilità di crescita e di confronto con altre realtà pediatriche, un importante stimolo alla ricerca e a contribuire alla crescita della professione, un ricco palcoscenico in cui hanno trovato voce numerosi professionisti, e dove altrettanti professionisti hanno potuto mettersi in gioco, lasciarsi interrogare e incuriosire, intessere preziose relazioni, portarsi a casa magari un piccolo ma pur sempre prezioso contributo da spendere nelle proprie realtà, con il desiderio di potersi re-incontrare al prossimo congresso PNAE, nella primavera 2026 in Francia.

Premiazioni
La Commissione Scientifica PNAE ha consegnato i seguenti premi:

Migliori presentazioni orali:

  • “Child’s challenging behavior and oxidative stress in parents of children with disabilities and diabetes mellitus type 1” (Prof. Ljubičić Marija – Croazia)
  • “From PhD to Practice, Transforming Children’s Community Nursing Care” (Mr. Widdas David – Regno Unito)

Miglior e-poster:

  • “Preconditions and parental support for successful home phototherapy for newborns: a systematic review” (Mrs. Siret Läänelaid, Estonia)

Miglior e-poster del paese ospitante:

  • “Staff nurses’ perceived competencies in paediatric palliative care: preliminary results of a quali-quantitative study” (Dr. Mustari Martina, Italia)

Inoltre, anche FNOPI ha deciso di premiare due poster tra quelli presentati dagli studenti dei corsi di laurea in infermieristica pediatrica:

  • “The use of international classification for nursing practice (ICNPTM) within the degree course for the teachers in pediatric nursing (Giulia Baron – Università degli Studi di Milano, Italia)
  • “Enhancing autonomy through therapeutic education: Vosoritide, an innovative drug for children with achondroplasia” (Caterina Tedesco – Università di Genova – Italia).

Ilaria Gorla

Commissione Albo Infermieri Pediatrici
Ilaria.gorla@opimilomb.it

Priscilla Manfra

Commissione Albo Infermieri Pediatrici

Michele Stellabotte

Commissione Pediatria

Federico Pellegatta

Commissione Pediatria

Dr.ssa Daniela Zimermann

Presidente Commissione d’Albo infermieri pediatrici e Referente della Commissione Pediatria